Inizia presto, alle 9.30, con la sfilata Grinko il quinto giorno di fashion week, una collezione caratterizzata da stampe tridimensionali in gomma, tessuti scivolati e volumi morbidi creati con inedite sovrapposizioni. La palette cromatica scelta abbraccia il bianco, il grigio, il lavanda ed anche il nero, intenso ed elegante. Molto particolari le stampe ‘Chaburaska‘, con rielaborazione in chiave ‘dark’ di un adorabile personaggio russo dei cartoni animati al quale Grinko è molto legato: un ricordo d’infanzia che si trasforma in dettaglio di stile.
Dopo la sfilata un incontro speciale, quello col team iZaccaria, team di make up artist, hair stylist e fotografi campani che hanno presentato un progetto innovativo “No Conventional Milano Fashion Week” trasformando, in pochissimi minuti, il mio look da semplice ad eccentrico e ricercato con dei colori caldi per il mio sguardo, glitter rosso fuoco sulle labbra, ed un’acconciatura raccolta sul lato.
Dopo la fantastica “trasformazione” ho assistito alla sfilata Roccobarocco che ha portato in scena una collezione iper-femminile per la prossima stagione.
Non passano inosservate le camicie con trasparenze e ricami in pizzo nero, i pantaloni stretch in argento, le pellicce colorate, gli abitini leggeri proposti in azzurro e rosa salmone, le camicie con colletto alto chiuso da fiocchetto nero a contrasto, i minidress neri con ricami oro, le giacche sartoriali. Abiti da sera da togliere il fiato, da vera diva.
Finita la sfilata, ho ritrovato i miei compagni di viaggio, Vittoria e Roberto ed insieme ci siamo diretti verso la presentazione Hogan.
Hogan ha presentato la sua prima capsule collection che comprende il total look, non solo le bellissime e comode scarpe e le borse a cui il brand ci ha abituato, ma anche diversi capi di abbigliamento in un ottica di una sempre maggiore internazionalità del marchio.
A firmare la nuova capsule collection prêt-à-porter di Hogan è lo stilista Simon Holloway e si trova ad unire il mood sporty e rebel, tipico della maison, con un accento romantico e ironico.
Troviamo deliziosi abitini con le rughe, mini dress in felpa abbinati a sottovesti di georgette caratterizzate da stampe pop, capospalla come il chiodo in pelliccia e giubbini di pelle, oppure cappotti in materiali vintage come la flanella o il fustagno.
Simon Holloway e Andrea Della Valle
con Andrea Della Valle
Finalmente si pranza! Non potevo non dedicare un piccolo spazio a California Bakery, ve lo consiglio vivamente!
Il cuore di questa domenica è stata la sfilata Dolce&Gabbana intitolata “Once upon a time in Sicily” che hanno trasformato il Metropol in un bosco incantato, dove sfilano le principesse delle favole, modelle avvolte in cappotti con cappucci che ci ricordano la fiaba di Cappuccetto Rosso.
Sfilano infatti abiti corti con taglio sopra il ginocchio decorati con piccoli gufi, volpi, fiori, stampe con le chiavi e cappucci mediovali iper decorati di paillettes.
Non mancano le icone della Maison, l’abito di pizzo nero a cui si applicano fiori colorati, l’abito bustier, la pelliccia rossa con cappuccio, ed infine una profusione di mini abiti neri ricamati e tempestati di cristalli a chiudere la sfilata. Un sogno, una meraviglia… una fiaba.
con Bianca Balti
con Stefano Gabbana
Ma è arrivato il momento di presentarvi il mio look di oggi:
Ho scelto un outfit sui toni del bianco, nero e rosso femminile ma ironico. La tee shirt riporta delle stampe di rossetti abbinata ad una pencil skirt con stampe floreali Dolce&Gabbana. Un paio di simpatiche bretelle ad unire il tutto ed un cappello nero. Gli accessori hanno entrambi delle stampe geometriche, la pochette H&M e le scarpe Zanotti formano una combinazione perfetta. La pelliccia, ovviamente sintetica, è firmata Que Guapa.
In una splendida location ha luogo la presentazione Albino, che presenta una Capsule Collection che spicca per opulenza, classicità e un pizzico di eccentricità nei motivi che si leggono nei cappotti, nel mix di materiali lussuosi e pelliccia, ma anche negli abiti. Tra linee mosse e contrasti, Albino crea un interessante intreccio tra dolcezza e grafismo vagamente decò.
Altra presentazione interessante quella di Fatima Val, che si rifà ad una moda concettuale ma con una chiave di lettura immediata e leggera: l’austerità lascia spazio all’immediatezza di capi estremamente versatili, ingentiliti da tocchi di colori brillante e da un allure sport-concettuale.
Un moda moderna e cosmopolita, dove gli stereotipi del vestire maschile/femminile, vengono stravolti in una logica di equilibri tra volumi ove e slim, in un gioco di proporzioni inedite.
Una breve pausa in hotel prima di affrontare gli eventi della serata, un cambio d’abiti che si accende di un verde smeraldo per la blusaVero Moda, una gonna plissettata in pelle Chic Wish e tocchi di dorato dati dalla cintura e dalle scarpe Cinti.
con Enzo Miccio
Ed ha inizio la sfilata Anteprima, una bellezza pura, semplice, che non ha bisogno di tanti fronzoli. Eleganti sovrapposizioni, giochi e mix fra tessuti e materiali, colori invernali con tocchi di bordeaux, nero essenziale, sfumature di grigio, bianchi puri e cenni di senape. Una femminilità delicata ed intrecciata a moderni elementi maschili.
La serata si accende di glamour e divertimento con l’esclusivo party Borsalino che presenta la collezione per la prossima stagione che ha come focus la pulizia delle linee e del design allo stato puro. Un ritorno alle origini nel rispetto dell’eleganza che ha reso Borsalino un nome iconico a livello globale. Tre le linee presentate: “Qualità Superiore”, “Alessandria” e “Marengo”
Si parte con la linea “Qualità Superiore”, il fiore all’occhiello della produzione cappelliera italiana. Qui le esigenze raggiungono i massimi livelli: solo il meglio, il più prezioso, il più raro. Oggetti pensati per donare un’allure speciale grazie a materiali e lavorazioni esclusive.
“Alessandria” è la linea costruita con maestria e attenzione al dettaglio, ma allo stesso tempo alla moda e versatile. Cappelli di tendenza che non tradiscono la linea generale di essenziale sobrietà dettata per questa stagione dal brand.
“Marengo” rappresenta invece la parte della collezione che risponde a un’attitudine più rilassata e nonchalance. Pezzi dal piglio informale che rispecchiano sempre e comunque l’inconfondibile cifra stilistica Borsalino.
Dal punto di vista dei colori, per l’uomo primeggiano quelli della terra e del bosco: verdi e bruni su tutti ma anche un particolare tipo di indaco con fascia a contrasto color vinaccia. Per la donna particolare attenzione è stata data ai toni accesi, dal giallo zafferano, al rosso corallo, fino al blu intenso.
Una storia d’amore, quella di Borsalino, che seduce stagione dopo stagione, anno dopo anno. Una nobile passione per lo stile e la ricercatezza, per personalità protagoniste del loro tempo.
In fine, quattro salti anche al party Philipp Plain, al quale siamo restati pochissimo, sfortunatamente data l’ora tarda! Insomma, un altra bellissima e pienissima giornata!!
Al ritorno in hotel io e Vittoria, fino alle 4 del mattino, abbiamo preparato le valigie dato che la mattina seguente avremmo dovuto lasciare l’albergo… La nostalgia già iniziava in quel momento, non vi dico ora che sto scrivendo quanto mi manchino quelle giornate! Spero vi sia piaciuto anche questa pagina del diario della Fashion Week, a presto con l’ultima!
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